L’identificazione dei fluidi che passano all’interno dei tubi è indispensabile per la sicurezza dei lavoratori.
Ecco un riassunto delle normative e decreti sui colori delle tubazioni degli impianti civili ed industriali.
Per garantire la sicurezza dei lavoratori, la legge (Decreto legislativo 81-2008) impone l’obbligo di identificare i fluidi all’interno degli impianti contrassegnando i tubi con nastri di colore diverso.
In particolare il decreto evidenzia come la segnaletica deve essere costituita da materiali il più possibile resistente agli urti, alle intemperie ed alle aggressioni dei fattori ambientali. Su questo punto bisogna porre particolare attenzione nella fase progettuale.
Non esiste una legge che obblighi a utilizzare un particolare colore per una certa sostanza, ma ci sono delle norme che, senza essere vincolanti, danno indicazioni su come comportarsi nella scelta dei colori industriali.
Normative e decreti sui colori delle tubazioni
La norma UNI 5634 o la DIN 2403:2014 sono standard internazionali molto diffusi, che alle diverse sostanze fanno corrispondere colori differenti. Entrambe le norme si occupano di fornire indicazioni sui colori da applicare alle tubazioni per identificare le diverse tipologie di fluido.
Non è importante quale colore sia attribuito a un fluido: l’importante è che ai lavoratori e a chiunque si muova all’interno di un impianto sia chiaro quale liquido passa all’interno dei tubi.
Per questo, dopo aver etichettato i tubi, bisogna condividere con tutti le informazioni necessarie per interpretare correttamente i diversi colori delle tubazioni attraverso una formazione accurata.
Oltre ai nastri colorati, per identificare i fluidi si può aggiungere il nome della sostanza (oppure la sua formula chimica); quando la sostanza è corrosiva è indispensabile aggiungere anche i pittogrammi CLP o GHS.
Come si installano nastri colorati ed etichette
I nastri colorati e le etichette per tubazioni per l’identificazione dei fluidi devono essere collocati in modo che risultino ben visibili.
Come qualsiasi altro elemento della segnaletica industriale, anche nastri ed etichette di identificazione dei fluidi devono essere realizzati in materiali in grado di resistere all’aggressione dei vapori corrosivi se collocati all’interno di uno stabilimento, e resistenti al sole, al gelo e alla pioggia se collocati all’esterno.
La segnaletica deve essere applicata sul lato visibile (o sui lati visibili) della tubazione.
Le etichette devono essere applicate vicino ai punti più critici, come valvole e punti di raccordo. Per garantire che l’informazione risulti ben visibile da qualsiasi punto, sarà necessario utilizzare più etichette da posizionare nei diversi punti dell’impianto.
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Etichette CLP e simboli GHS
Il regolamento CLP si basa sul sistema GHS (Globally Harmonized System of classification and labelling of chemichals) ed è stato ideato per tutelare la salute delle persone e l’ambiente. Il regolamento prevede che le sostanze pericolose siano immediatamente identificabili come tali tramite l’etichettatura.
Le etichette CLP permettono di capire con un colpo d’occhio quale sia il rischio associato a una certa sostanza. Scopri di più leggendo questo articolo sulla simbologia GHS e CLP.
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